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LA STORIA DELLA BIBLIOTECA COMUNALE DI BOVA

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La biblioteca civica di Bova è stata istituita nel corso degli anni Ottanta del secolo scorso, con Delibera di Consiglio comunale n° 58 del 12.12.1985 al fine di offrire un servizio di fruizione libraria ai residenti e agli emigrati di ritorno che ogni anno popolavano il comune calabrese nei mesi estivi. 

La storia che porta alla costituzione nel 1985 della Biblioteca civica, inizia però molto prima , grazie ai lasciti di un primo Centro di Lettura e di Informazione che era stato fondato nel gennaio del 1955 e di cui l’amministrazione comunale bovese tuttora conserva la corrispettiva documentazione annuale, grazie alle relazioni inviate fino al 1969 al Provveditorato agli Studi di Reggio Calabria. Da un elenco relativo agli anni 1955 – 1956, quando il Centro di Lettura e di Informazione era diretto dal professore Filippo Tuscano, sappiamo essere presenti 57 testi di letteratura italiana. Tale numero era notevolmente cresciuto tra il 1957 e il 1960, grazie alla direzione dell’insegnante Pietro Borrello, il quale era riuscito a fornire il Centro di Lettura di ulteriori 483 libri, come riporta un elenco inviato all’ allora soprintendenza bibliografica per la Campania e la Calabria datato 30.6 1960. Sempre per opera del Borrello il Centro di Lettura bovese era giunto a contare nel 1969 ben 875 libri , a munirsi di un televisore e di un proiettore di diapositive ed abbonandosi ai seguenti periodici: Idea, Leggere, Homo faber, La Parola e il libro,

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La cultura popolare, centro sociale, di cui a tutt’oggi si conservano i numeri fino all’anno 1985.  I libri negli anni sono stati inventariati con etichette cartacee riportati la dicitura fondo biblioteca comunale di Bova. Si tratta nella gran parte di volumi inerenti letteratura e storia italiana, anche se a partire dagli anni settanta del Novecento si è registrato un notevole interesse verso testi librari inerenti la storia locale e calabrese. Il fondo raccoglie infatti anche interessanti volumi di poesie saggi e romanzi di autori locali, tra cui spiccano le opere di Napoleone Vitale, Saverio Strati, Corrado Alvaro. Dagli anni 80 ai giorni nostri la Biblioteca civica di Bova ha subito le conseguenze dello spopolamento, ed è divenuta quindi marginale in mancanza di una popolazione che la potesse fruire. Le Amministrazioni che si sono succedute negli anni hanno però conservato il patrimonio librario, ospitandolo temporaneamente in diversi edifici pubblici per poi collocarne la parte più importante all'interno della ex Chiesa dell'Immacolata, ristrutturata con il progetto PIS Ismia. Il Fondo comunale esistente nel 2002 si è arricchito del Fondo Mosino , di cui la comunità di Bova è diventata custode in seguito al lascito da parte del Prof Franco Mosino, che dopo diverse collocazioni temporanee, in seguito al recupero strutturale dell'edificio che ospita il Museo della Lingua greco calabra G. Rohlfs grazie ai fondi Regionali Dip. Agricoltura PSR Calabria 2007-2013  è stato definitivamente collocato nei locali al piano giardino.

E' nel 2023 , grazie all' Avviso Pubblico “Misure di sostegno per Biblioteche e Archivi storici pubblici-2023” a valere sul POR CALABRIA FESR-FSE 2014-2020 ASSE 6 Azione 6.8.3.” promosso dalla Regione Calabria Settore Cultura  che finanzia il progetto  "Biblioteca diffusa nel Borgo di Bova tra natura e cultura",  che viene fatta una riflessione su come valorizzare il patrimonio  unico della comunità di Bova, Fondo comunale e Fondo Mosino, strettamente legato all’identità storico-culturale-linguistica-enogastronomica-musicale-naturalistica dei Greci di Calabria, riconosciuti minoranza linguistica nazionale dalla L 482/99 e regionale dalla LR 15/2003. Peculiarità  che rende Bova  un attrattore culturale  riconosciuto dalla DGR 273/2017, e che per la stessa DGR è anche attrattore naturalistico, in quanto comunità del Parco Nazionale dell'Aspromonte. Con il progetto "Biblioteca diffusa nel Borgo di Bova tra natura e cultura" si riconosce alla biblioteca civica  una funzione  più attuale e contestualizzata al periodo storico e allo sviluppo locale che il Borgo di Bova ha intrapreso negli ultimi 35 anni. 

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Quindi con il progetto non solo si restituisce la biblioteca alla comunità, ma si ricompone il patrimonio librario del fondo comunale portandolo tutto alla Chiesa dell'Immacolata, lo si cataloga e controlla e si procede a digitalizzare quei volumi ritenuto di valore storico e documentale per l'area. Inoltre si completa la catalogazione del Fondo Mosino, che si arricchisce con librerie necessarie per esporlo nella sua interezza , puntando alla   valorizzazione del binomio cultura-natura partendo proprio dalla location naturale ricca di cultura e biodiversità, al fine di “disseminare” le attività culturali promosse dalla biblioteca in modo diffuso nel Borgo e nel paesaggio rurale.

L'attenzione del progetto al Piano del Turismo Sostenibile della Regione Calabria permette quindi una innovativa fruizione del patrimonio culturale attraverso la realizzazione di "panchine letterarie" postazioni di lettura panoramiche  en plein air, bookcrossing, biciclette elettriche, laboratori didattici, proposte turistico enogastronomiche, culturali , ecc, legando le diverse attività agli attrattori naturali e culturali esistenti (Parco Nazionale dell’Aspromonte e Geoparco, paesaggi, rurali, antichi palazzi, musei…) riconosciuti propri da una comunità a forte identità culturale che ha bisogno non solo di avere spazi aggregativi funzionali e innovativi “disseminati nel borgo” ma anche di rafforzare l’offerta culturale e ambientale sostenibile unica dei piccoli borghi italiani e fatta di ristorazione, ricettività e servizi turistici a Km Zero,  ai fini del proprio sviluppo socio economico e del contrasto allo spopolamento .

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