BOOKCROSSING

Chi aderisce al Bookcrossing lascia i libri registrati nei posti più disparati, sui mezzi pubblici come sulle panchine, ma anche in cabine telefoniche o bar, per far sì che altri li trovino e li leggano, per poi rimetterli in circolo. A Bova i libri sono messi in piccole casette a cielo aperto, disseminate nel Borgo in quei punti panoramici in cui i turisti internazionali si soffermano ad ammirare il paesaggio unico della Calabria greca.
Il meccanismo del Bookcrossing ruota intorno all’esistenza del sito web BookCrossing.com attraverso il quale è possibile dotare i libri di un codice identificativo unico (BCID - BookCrossing ID), applicare le dovute etichette sul libro e poi condividerli, azione che può avvenire in diverse modalità: tramite il cosiddetto “rilascio controllato”, ovvero passando il libro a una persona conosciuta o spedendolo direttamente a qualcuno che ne è interessato. Tramite il “rilascio in libertà”, collocando il libro in un qualunque luogo pubblico affinché venga trovato, oppure lasciandolo in una “Zona ufficiale BookCrossing” (come a Bova), luogo dove i libri vanno e vengono…. Chi trova il libro dovrebbe segnalare il ritrovamento sul sito e a lasciarlo a sua volta, per dare la sua stessa opportunità ad altre persone. Il codice identificativo unico (BCID - BookCrossing ID) permette di seguire gli spostamenti dei libri in tutto il mondo, e nello stesso tempo fa conoscere o incuriosisce sui luoghi di provenienza. Col BookCrossing dunque non solo si intrecciano i percorsi dei libri, ma anche le vite di chi partecipa, e le storie dei territori…. È come una sorta di passaporto che permette di seguire il libro nei suoi spostamenti grazie all’applicazione di una semplice etichetta, ma che permette anche di mettere in contatto persone  e luoghi.