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LA BIBLIOTECA CIVICA DI BOVA

La biblioteca civica di Bova offre all'utenza uno spazio accogliente e inclusivo, adeguatamente illuminato sia in relazione alla luce naturale che a quella artificiale, con adeguata segnaletica e facilmente raggiungibile e privo di barriere architettoniche per permetterne l'uso anche ai disabili. È dislocata tra la ex Chiesa dell’Immacolata dove è conservato il Fondo comunale,  e il piano seminterrato/giardino del Museo Rohlfs, dove è conservato il Fondo Mosino e la sala conferenze/lettura.

La Biblioteca civica di Bova, comune riconosciuto dalla Regione Calabria attrattore culturale (Bova è uno dei Borghi più belli d'Italia, Bandiera Arancione, Gioiello d'Italia,...), e naturalistico (Bova è  Comunità del Parco Nazionale dell'Aspromonte che da Aprile 2021 è stato inserito nella Rete dei Geoparchi Unesco) deve però fare i conti con il fatto che è situata in un borgo montano e marginale, soggetto dal dopoguerra al fenomeno dello spopolamento. Pertanto la sua offerta culturale non si limita alla funzione storica delle biblioteche ma si apre ad una  accezione più ampia. Aspira ad essere un  luogo di coesione sociale, soprattutto quando in inverno  il borgo è meno ”vivo”, e ad essere al passo con le competenze digitali dei suoi utenti ma anche vicina alla dimensione della vita di società.

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LA BIBLIOTECA: LUOGO DI COESIONE SOCIALE

E' una biblioteca che può essere frequentata per incontrare altre persone, per fare due chiacchere, per leggere il giornale, per partecipare ad un incontro pubblico, per giocare . E'una biblioteca che si vuole collocare nell'esperienza individuale come luogo quotidiano, domestico, amichevole, quasi una propaggine della casa. E'una biblioteca che vuole fare dello “star bene” dell'utenza e della “gradevole permanenza” un punto fondamentale, perché vive non tanto del bisogno informativo dei suoi utenti ma del bisogno sociale, ludico, culturale e creativo/ ricreativo di cui ha necessità la comunità.

In questa dimensione innovativa la biblioteca civica di Bova valorizza anche il binomio cultura-natura partendo proprio dall'antico Borgo,  location naturale ricca di cultura e biodiversità, al fine di “disseminare”  le attività culturali nel pregevole paesaggio rurale. Per far questo la Biblioteca lega molte attività  agli attrattori naturali esistenti (Parco Nazionale dell’Aspromonte e Geoparco, paesaggi rurali, antichi palazzi, antiche strade e itinerari di montagna sulle orme dei Viaggiatori del Grand Tour ottecentesco…) riconosciuti propri da una comunità a forte identità culturale che ha bisogno non solo di avere spazi aggregativi funzionali e innovativi “disseminati nel borgo” ma anche di rafforzare l’offerta culturale e ambientale sostenibile unica dei piccoli borghi italiani, per fini turistici ma anche per il proprio sviluppo socio economico.

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